La brovada è tipica della cucina friulana. Accompagna il musetto, o più in generale carni arrosto o bollite; si può anche acconciare in zuppe, insieme a patate o fagioli e brodo di maiale. Può anche essere stufata lentamente assieme a delle costine di maiale, oppure servita cruda, condita con olio, aglio e grani di pepe nero.

Si suggerisce di affiancarla al bollito, dopo averla piano piano cotta per almeno un paio d'ore (40' in pentola a pressione) aromatizzata con aglio e alloro. Oppure è ottimo farne minestra con le patate, con la stessa base di partenza, un soffritto di aglio e alloro, aggiungendo brodo di maiale con qualche frammento di carne e poi le patate a pezzi tre quarti d'ora prima che la cottura termini.

Che cos'é, come si fa? Delle rape a colletto viola vengono lasciate a fermentare a strati, a contatto con vinacce preferibilmente di uva nera, per qualche mese. Dopodiché vengono estratte, sbucciate e grattugiate a tagliatelle.
La brovada è bianca, rosata o violetta, il profumo è consistente, il sapore acido e forte.

Pare che testimonianze da ricettari dell'antica Roma, del I secolo d. C. (Apicio, De re coquinaria), ne attestino remote origini.

 
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